In vista della rivoluzione ecologica che l’intero pianeta sta attraversando, insieme alla pandemia che ha abbattuto l’intero sistema economico del nostro paese, il decreto rilancio ha voluto introdurre una serie di emendamenti al fine di rilanciare l’economia e ridurre gli sprechi.
La legge di bilancio 2022 ha infatti prorogato il bonus idrico fino al 31 dicembre 2023, estendendo in sintesi il credito d’imposta per l’acquisto di sistemi di filtraggio acqua potabile. Questo permette ai cittadini di installare a casa propria un sistema di filtrazione d’acqua recuperando gran parte dell’investimento sostenuto.
Bonus filtri: un’occasione da non perdere
Preferire l’acqua del rubinetto è una scelta necessaria. Con il bonus acqua potabile (o bonus sistemi di filtrazione) avrai numerosi vantaggi: oltre ad un recupero fiscale del 50% sulla spesa sostenuta, usufruirai quotidianamente di un purificatore domestico che ti permetterà di eliminare il calcare e di filtrare l’acqua dai PFAS e dalle microplastiche presenti negli acquedotti.
Disporrai di un’autentica risorsa a km 0, controllata e sempre disponibile nelle nostre case e diminuirai sensibilmente l’impatto ambientale della plastica monouso.
Come si può richiedere
Le istruzioni per accedere al bonus sono chiaramente spiegate sul sito dell’Agenzia delle Entrate nella sezione dedicata. In ogni caso, è necessario conservare tutta la documentazione e le fatture relative all’acquisto e all’installazione, da saldare con pagamenti tracciabili. Per quanto concerne l’utilizzo del credito, per le persone fisiche non esercenti attività d’impresa o di
lavoro autonomo avviene nella dichiarazione dei redditi relativa al periodo d’imposta di sostenimento delle spese agevolabili e in quelle successive fino a quando non se ne conclude l’utilizzo ovvero in compensazione in F24. Per tutti gli altri soggetti è solo in compensazione.