Il mondo è fatto di acqua. Circa il 71% della superficie terreste, infatti, è ricoperto di acqua allo stato liquido, solido e gassoso. Ma anche il corpo umano è fatto di acqua: da bambini la percentuale è del 75% mentre nelle persone anziane, scende al 50%.
Gestire l’acqua correttamente è diventato un problema comune non solo per i paesi più poveri del mondo ma anche per le aree più ricche e civilizzate. A causa dei cambiamenti climatici, dell’inquinamento e degli sprechi, anche in Italia, soprattutto in estati calde come questa estate 2022, tende a scarseggiare.
Fotografia dell’Italia
Gli ultimi dati che riguardano il bel paese sono davvero allarmanti: gli acquedotti hanno una percentuale media di dispersione idrica pari al 39% (fonte Utilitalia); percentuale chenelle isole arriva a toccare addirittura il 50%. Ad aggravare la situazione, si aggiungono i numeri diffusi dall’Associazione Nazionale dei Consorzi per la Gestione e la Tutela del Territorio e delle Acque Irrigue, che segnalano il dimezzamento delle riserve idriche italiane nel corso dell’ultimo decennio.
A fronte di questa situazione, per evitare il rischio di rimanere senza acqua potabile, saranno necessari forti investimenti da parte dello Stato per ottimizzare l’uso delle risorse idriche, completare le opere idrauliche incompiute e migliorare la gestione dell’acqua, compresa quella reflua utilizzata per fini agricoli.
Il fattore climatico
L’esaurimento delle risorse idriche è strettamente connesso all’aumento dei periodi di siccità. Quando questa condizione climatica si protrae a lungo sul territorio, come è avvenuto in questi ultimi anni, si creano una serie di complicazioni generali quali la diminuzione delle coltivazioni e l’aumento dei prezzi degli alimenti che influiscono negativamente sul territorio e sulla popolazione.
Il cambiamento climatico contribuisce alla dispersione idrica. L’innalzamento delle temperature che porta ad avere estati più lunghe e minore quantità di pioggia durante la stagione fredda, mette a dura prova i sistemi idraulici di una nazione.
Acqua fonte di vita: una risorsa da salvaguardare.
L’acqua è un bene prezioso ma, purtroppo, il fatto di poterne disporre a proprio uso e consumo, è dato troppo spesso per scontato. Complice uno stile di vita consumistico e a volte qualunquista, l’uomo di oggi abusa di ciò che dispone senza considerare che l’acqua è una risorsa in esaurimento.
Oltre alle zone povere e sovrappopolate del mondo, anche le nostre nazioni rischiano di ritrovarsi a dover far fronte a scarse disponibilità di acqua, soprattutto durante le stagioni più calde. Il comportamento conscio e responsabile di ogni singolo individuo, insieme a nuove politiche globali di gestione della rete idrica, giocherà un ruolo fondamentale nel corso dei prossimi anni.
I nostri consigli per non sprecare acqua
- Applicate un riduttore di flusso ai rubinetti di casa: l’acqua si miscela con l’aria, risparmiando fino al 30 per cento di acqua.
- Scegliete la doccia invece del bagno: in media, riempire la vasca comporta un consumo d’acqua quattro volte superiore rispetto alla doccia.
- Per ridurre i consumi d’acqua tenete aperto il rubinetto solo per il tempo necessario.
- Acquistate elettrodomestici di classe A+ progettati per ridurre il consumo di acqua. Il prezzo d’acquisto forse sarà più alto ma il vantaggio in termini di risparmio energetico e durata ripagherà la cifra spesa.
- Effettuate i lavaggi in lavatrice e lavastoviglie solo a pieno carico e pulite periodicamente il filtro dell’elettrodomestico. Occhio anche alla quantità di detersivo utilizzato: lavatrici e lavastoviglie di buona qualità funzionano perfettamente anche solo con la metà della dose indicata nelle confezioni. Evitate inoltre i lavaggi a temperature molto elevate: ad esempio, per quanto riguarda i capi da lavare in lavatrice, le temperature intorno ai 50-60 gradi sono più che sufficienti e fanno durare di più i tessuti.
- Per stirare, optate per il ferro a vapore con il serbatoio ad acqua: permette di rinunciare ai vari additivi e appretti per lo stiro, che inquinano e di cui si può fare a meno.
- Lavate piatti, frutta e verdura in una bacinella e usate l’acqua corrente solo per il risciacquo.
- Riutilizzate l’acqua adoperata per lavare le verdure per innaffiare il giardino.
- Innaffiate le piante di sera: dopo il tramonto l’acqua evapora più lentamente.
- In bagno, scegliete uno sciacquone con lo scarico differenziato e doppio pulsante. Scegliete una cassetta del water da 6 o da 12 litri: bastano e avanzano.
- Quando partite per un periodo più o meno lungo, è preferibile chiudere il rubinetto centrale dell’acqua. Evitate qualche brutta sorpresa in caso di perdite che non conoscete.
- Quando lavate l’auto, usate il secchio e la spugna: si risparmia molta acqua rispetto al getto della canna.
- Raccogliete l’acqua piovana e quella dei climatizzatori e sfruttatela per gli usi non potabili, ad esempio per lavare l’auto e innaffiare il giardino.
- Provvedete ad una corretta manutenzione: un rubinetto che perde una goccia al secondo disperde in un anno circa 5.000 litri.